Nella scelta degli argomenti da proporre mi sono resa conto che la parola che ricorre spesso tra i miei riceventi e tra le persone con cui mi capita di condividere del tempo, è ansia.
Ognuno di noi poi da un’accezione personale alla parola, c’è chi soffre di attacchi di panico e chi si sente leggermente agitato, chi percepisce un’accelerazione del battito cardiaco e chi suda anche in situazioni di benessere climatico e fisico, c’è chi si spaventa per tutto e chi aggredisce chiunque incontri nella sua strada. Si tratta di un termine che insieme a “stress” è spesso utilizzato in maniera inappropriata, ma al di là di questo, ai giorni nostri, tutti chi più chi meno abbiamo bisogno di ritrovare la calma, la serenità, di riconnetterci con la natura e con i suoi ritmi. Qualunque sia la nostra forma personale di ansia, agitazione o malessere psicofisico a cui spesso non riusciamo a dare un nome, ci sono delle strade percorribili prive di effetti collaterali.
La riflessologia plantare è un ottimo strumento per stimolare il nostro organismo al rilassamento fisico, mentale ed emozionale, lasciando andare ciò che pesa e accogliendo un trattamento che favorisce la riduzione del cortisolo, conosciuto come ormone dello stress.
Chiunque si conceda una seduta di riflessologia percepisce un profondo senso di rilassamento, probabilmente è il primo e più immediato effetto del trattamento che, se ripetuto regolarmente nel tempo e accolto come fonte di benessere, aiuta l’organismo a lavorare verso l’equilibrio, acquisendo una consapevolezza corporea e un’apertura al mondo che gli stati stressogeni spesso ci fanno dimenticare.
Personalmente amo la sinergia tra riflessologia, respirazione consapevole e aromaterapia. Durante il trattamento invito il ricevente a respirare percependo e ascoltando il suo respiro fino a renderlo lento e profondo, e mi accorgo che per tanti non è un passaggio semplice e scontato. La respirazione consapevole è uno strumento molto utile da utilizzare anche nei momenti in cui ci sentiamo agitati, magari senza un motivo evidente, e comunque da far rientrare tra le pratiche quotidiane che aiutano la persona a vivere in uno stato di benessere. Ci permette di riallinearci con il nostro cuore, con la nostra vera natura e con la consapevolezza del qui e ora.
Anche una visualizzazione mirata può essere utile magari con l’obiettivo di dirigere l’energia vitale verso una zona indebolita per rafforzarla, in caso di deficit, o per disperdere in caso di eccesso, e recuperare così l’equilibrio.
Possiamo poi aggiungere gli oli essenziali, altra mia grande passione, che lavorano molto bene se diffusi nell’ambiente in cui ci troviamo ma anche applicati sulla pelle, magari tramite un olio vettore, e in particolare nelle zone riflesse o nei punti dei meridiani energetici. Lavorare sul punto riflesso del plesso solare e del diaframma utilizzando un olio essenziale è un ottimo stimolo per il nostro organismo che tenderà al lasciar andare: ricordiamo che il termine rilassare viene dal latino relaxare, (re- e laxare) che significa appunto allargare, allentare.
Ricordiamo inoltre che il piede, e in particolare la pianta, è il punto di ingresso ideale per andare a fondo a livello emozionale per cui il massaggio diffuso sarà comunque un ottimo strumento.
Come oli essenziali useremo la lavanda che alleggerisce il cuore e il pensiero, il bergamotto armonizzante e riequilibrante per l’ansia che arriva all’improvviso in maniera inadeguata e inaspettata, un grande aiuto per gli stati d’animo fluttuanti e un’ottima alternativa alla lavanda che non tutti gradiscono; il mandarino, essenza della gioia e della spensieratezza, indicato quando c’è troppa attività mentale che poi si trasforma in ansia; il pino cembro con il suo odore intensamente resinoso e leggermente agrumato ci rimanda il bosco, la natura con la sua essenza e aiuta l’organismo a sentirsi a casa; e ancora il petit grain (foglie, boccioli e rametti di arancio amaro) è utile per le persone ansiose, il verde delle foglie rimanda rilassamento, per chi ha bisogno di pace, di benessere interiore, porta infatti centratura e serenità.
Consiglio l’utilizzo di oli essenziali biologici e puri al 100% e ricordo che vanno usati con attenzione e dietro consiglio di persone esperte.
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